Matteo Giannini ha scritto: ↑29/05/2023, 15:43
Direi che ci troviamo di fronte a due argomenti differenti
Ma entrambi è giusto che vengano affrontati in questo post, non sono altro che dei "riflessi" l'uno dell'altro e denotano anche l'approccio individuale che ciascuno ha.
Proprio anche questo post può veramente essere l'occasione per ragionare su sistemi complessi e, eventualmente, ripensare nel nostro piccolo alla vita che ci circonda, a come noi la affrontiamo/subiamo e gli eventuali cambiamenti che vi si possono apportare. Condivido anche io che l'approccio capitalistico non solo non ci stia portando nella direzione giusta, ma al contrario ci sta conducendo verso un baratro dal quale sarà assai difficile uscire se non ci si ferma prima. Ridurre un mondo intero ai soli aspetti di mercato significa cancellare tutto ciò che ha spinto l'uomo in passato. Arte, filosofia, tradizioni, culture, forme di pensiero ridotte ad una poltiglia melmosa a forma di esse barrata.
Quando senti colleghi di lavoro dirti "ma la filosofia non serve a nulla", "con la filosofia non ci campi" ti risvegli di colpo dal torpore e pensi che l'agire, tanto in voga di questi tempi, se non è supportato da un preciso progetto, non è agire ma bensì agitarsi. Attività del tutto sterile ed inutile. Andare va bene, ma senza la domanda fondamentale del "dove stiamo andando" il rischio di andare a finire male è infinito, eppure è esattamente così che si sta movendo la società occidentale contemporanea. Questo è percepibile ad ogni livello, sia esso il macro come il micro, e finisce che quella vitina o quella "piccola" bugia detta per vendere e per salvare(?) posti di lavoro divengano il più puro emblema di una società totalmente priva di idee e di valori per i quali lottare e costruire un futuro credibile e sano per i nostri posteri.
Siamo così sicuri che il "salvare" sia necessariamente l'unica strada? Non varrebbe forse la pena "ripensare"? Non è che dietro alla vitina o alla piccola bugia più che il salvare si nasconda in realtà null'altro che la solita logica del profitto puro?
Domande, tante domande, ma da qualche parte bisogna pur cominciare a porle e, soprattutto a porcele a noi stessi.