Scarsa serietà e professionalità

[Marco Muttinelli]

In questi giorni ho avuto modo di effettuare diverse manutenzioni approfondite di Conn di conoscenti e sono rimasto assai deluso dalla scarsa professionalità dimostrata da due assai noti negozianti nel vendere strumenti palesemente in pessimo stato manutentivo. Ho sempre sostenuto l'utilità di acquistare presso negozianti rinomati, ma a questo punto devo pure ricredermi. Mettere in vendita strumenti ad un 30% (ed anche oltre) in più rispetto a quanto fatto da privati dovrebbe accompagnarsi anche ad un perfetto stato dello strumento venduto, non solo al nome che si ha come negozio.
Senza fare nomi però mi è obbligatorio segnalare i fatti riguardanti tali due trombe, si trattava in entrambi casi di strumenti del periodo Elkahrt più recente, pertanto pur essendo due modelli differenti (oltre che due negozianti diversi) i pezzi che compongono tutto il "sistema macchina/pistone" sono perfettamente identici. Entrambi gli strumenti sono stati venduti a cifre ben superiori ai 1.500,00 euro quindi da aspettarsi uno stato "perfetto" da un punto di vista manutentivo/meccanico.

Primo strumento:
- feltri tappo pistone errati come diametro (sia esterno che interno), spessore e colore (verde anziché rosso)
- feltri interni antirimbalzo pistone completamente ammalorati ed errati nel colore, spessore e diametro esterno
- sugheri antirimbalzo pistone crepati (uno addirittura completamente sbriciolato) talmente consunti e malandati che non ho avuto nemmeno la forza di controllarne spessori e diametri.
- allineamento pistoni aperti errato

Secondo strumento:
- molle non originali, errate come numero di spire e tagliate da molle assai più lunghe pure con lunghezze diverse
- sistema antirimbalzo realizzato con il solo sughero conico delle prime Connstellation (quando invece avrebbero dovuto avere il sughero cilindrico e il relativo feltro sopra
- allineamento pistoni aperti errato
- sugheri chiavi acqua totalmente consumeti da non chiudere più correttamente lo spurgo

Ora per fare un lavoro fatto bene, ovvero usare feltri, sugheri e molle corretti, al di la del tempo di lavorazione servono poche decine di euro di materiale, mi domando cosa costi a questi "signori" fare le cose fatte bene. Data anche l'estrema ingegnerizzazione che le Conn anni '60 avevano, usare i materiali appropriati fa si che lo strumento non richieda praticamente alcun intervento di verifica degli allineamenti sia in chiusura che apertura, allora perché fare i lavori fatti male? Perché farsi pagare a peso d'oro senza fornire un effettivo servizio come si deve?

Alcune foto così per gradire...

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[Gatticla73]

E' purtroppo sempre più difficile trovare negozi e/o riparatori seri ultimamente.
Ho portato una chitarra elettrica da un "fenomeno" delle riparazioni per sostituire un potenziometro che "tagliava" troppo presto. I potenziometri ed un paio di accessori li ha presi su Amazon(? ), e a lavoro finito, il nuovo potenziometro taglia esattamente come il precedente

Tutto per non pochi soldi ovviamente, che tristezza....

[Marco Muttinelli]

Quando la logica del profitto si sostituisce alla passione, purtroppo i risultati sono necessariamente deludenti. Per fortuna le trombe sono macchine alquanto semplici e tante cose riesco a farmele da me, per le questioni più complesse il riparatore al quale mi rivolgo è persona serissima e dalle mani d'oro con il quale condivido sempre lunghi colloqui con immenso piacere e profitto di crescita personale, perché è un ragazzo come noi mosso da una sana passione per il lavoro che svolge. Mi piacerebbe che molti di più ragionassero e lavorassero come lui.

[toro]

Con la storia che vanno cantando in tv , politici e tuttologi vari,che uno se non trova lavoro deve “inventarselo” ,ci si trova con pseudo professionisti che non sanno dove mettere le mani per cominciare…..lo vediamo in tutti i campi i disastri che combina chi non ha una professionalità ,che si acquisisce solo dopo anni di gavetta ad imparare dai migliori sul campo.Il livello inesorabilmente cala senza la giusta preparazione,e questo è solo l’inizio della fine.

[Fcoltrane]

Come in tutte le professioni la serietà e la professionalità “paga “. I “furbetti “ sono poco lungimiranti. Il principio è semplice puoi prendere in giro un musicista una volta , ma la tua immagine di venditore o riparatore è offuscata per sempre. Se invece fai un buon lavoro crei una clientela fedele ed in alcuni casi anche dei rapporti di amicizia. Nel corso della mia “vita musicale”ho incontrato persone serie appassionati ma anche incompetenti e commercianti di basso profilo . Basta preferire i primi ed escludere gli altri.

[Matteo Giannini]

Purtroppo, a volte, non è facile distinguere i primi dai secondi e non tutti hanno capacità o voglia di reperire informazioni. Siti, recensioni e informazioni vanno pesate e scavate. Per chi inizia non è facile, sia come venditore che come acquirente. Anche la mistificazione dell'ultimo modello fa ridere i polli. La chimera del modello nuovo che, nel nostro campo, suona da solo.

[Marco Muttinelli]

Tra l'altro è chiaro che mandare in giro strumenti vintage "disastrati" può essere una strategia per spingere le vendite sul nuovo. Bella forza... potrei prendere una Bach top appena uscita di fabbrica e renderla nelle condizioni in cui ho trovato le due Connine e poi metterti in mano una Conn preparata a dovere vediamo l'opinione dell'acquirente su quale sia meglio... E' vero i nostri sono strumenti semplici, ciò non toglie che non vadano mantenuti e manutenuti a dovere e sono in grado di dare soddisfazioni per 50 e più anni, anche 80 a volte 100... Basta poco.