Marco Muttinelli ha scritto: ↑18/07/2023, 10:41
Stephen Dweller ha scritto: ↑18/07/2023, 1:42
ho deciso di palesarmi su amichevole "pressione" di Marco Muttinelli.
Shhhhhhh, zitto! I miei potenti mezzi coercitivi non si devono conoscere
indegno trombettista romano
Pinocchio? Who Pinocchio is?
Ciao Stefano benvenuto, le immagini poetiche (si sa...) mi son sempre piaciute, le tue aggiungono un pizzico di titanismo che ricorda assai le creazioni di Umberto Boccioni
Come Alberto anche io sono molto contento di trovarti qui, la piccola comunità "buescheristica" italiana cresce sana e robusta
, anche se la leccatina del titolo mi è piaciuta assai (per l'assegno ci mettiamo d'accordo privatamente
) ora dobbiamo trovare qualche bachista, qualche oldsista, qualche kinghista etc. etc. etc.
Possiamo dirlo? Ogni Buescherista che si rispetti è in realtà dentro sé stesso un Connista, solo non sa ancora di esserlo
, così come dietro ad ogni Connista si nasconde un Buescherista ma non sa di esserlo
Al di la della bella presentazione decisamente "artistica" perché non ci dici qualcosa di più (se lo vuoi si intende) della tua vita con lo strumento?
Benvenuto
Bè dopo il gradito paragone con Boccioni è presto detto
Tutto ebbe inizio in una languida e molle giornata primaverile di tanti anni fa in quel di Pisa, in gita con la scuola media.
Passeggiando nel Camposanto Monumentale gustavo stupito, con vergine occhio di fanciullo le immediate ed eterne fissità marmoree, ascoltando le vetuste voci di chi giaceva all'ombra dei mirabili capolavori di scultori del passato. In un rincorrersi di pingui cherubini ed efebici angeli buccinanti, mi balenò alla mente la promessa fatta prima di partire. Mia nonna, consegnandomi la sua "paghetta" con fare guardingo, mi disse: " visto che girerai parecchio, se ti capita, o in un negozio, o in una stazione di servizio, me lo compri un CD di Louis Armstrong? È tanto che vorrei riascoltarlo." "Certo nonna", prontamente risposi intascando accuratamente il bottino.
E così per le strade del centro, mi imbattei in un negozio di dischi. In vetrina campeggiava un CD con un anziano signore che stringeva a sé un tubo dorato, appoggiando il mento su quello che credevo inizialmente essere il pomolo del bastone da passeggio, ma che più avanti scoprii essere il bocchino della sua tromba...
"MCA Records, Louis Armstrong, What a Wonderful World".
Tornai a casa con il dono per mia nonna, ignaro che la Moira aveva destinato quel dono a me...
Una volta inserito nel lettore, quel suono mi penetrò da subito nell'anima e chiesi alla mia buona nonna:"ma che strumento è?!?!" E lei rispose:"ma come? Non lo sai? Armstrong era un trombettista."
Galeotto fu il CD e chi lo produsse, da allora io agnedi avante.
Ed ebbe inizio la più bella avventura.
Mia madre mi assecondò sin da subito, garantendomi gli studi, ed un abbonamento "d'ufficio" a Musica Jazz, del quale conservo ancora il primo e consumato CD con la centenaria incisione di King Oliver.
E da allora mi sono fatto le ossa, dapprima in tutte le bande della mia zona fino ad approdare da aggregato alla Banda degli Alpini. Da 13 anni appartengo orgogliosamente alla Banda Musicale Pontificia. Lavoro in diversi organici, dai generi più disparati, dallo swing al latino americano, dal bossa nova al pop, con incisioni da turnista e nel cinema, oltre ad una tribute band dedicata al mio mito personale, Fred Buscaglione. I trombettisti li ascolto tutti, ma strizzo l'occhio al jazz tradizionale e ho un debole per il romantico lirismo di Eddie Calvert. Spero solo di essere un buon insegnante, quantomeno passabile, perché trasmettere bene qualcosa a qualcuno è forse la vera pietra filosofale per la vita eterna. Chiedo scusa se sono stato prolisso:)