Perché scegliere un Heavyweight o Megatone

[Gatticla73]

Ormai quasi ogni marca di bocchini ha la sua variante “pesante”, a parità di misura, quali sono le differenze che posso aspettarmi?

E anche , sono “pensati” per generi specifici (jazz, classica…)?

[Fcoltrane]

Per me la scelta è dipesa dal suono che riesco a produrre.
nel caso del bocchino più pesante il corpo del suono acquisisce qualcosa rispetto al suo omologo più leggero.
l'altro lato della medaglia è che si fa più fatica.(quindi una articolazione meno leggera ecc..)
devo dire però che sono aspetti che un bravo musicista riesce a controllare a livello di emissione rendendo due bocchini diversi (uno più pesante ed uno più leggero "quasi identici").
oggi c'è un altro aspetto che mi ha impedito ad esempio di acquistare un bocchino più leggero (l'ultimo monette b2 Unity)
la mia abitudine ormai si è formata con un b2 monette prana cicciotto un vecchio stc3 quindi sono abituato a quel tipo di risposta, e anche dal punto di vista estetico .
(quando provo dei bocchini più leggeri la sensazione è che comunque manchi sempre qualcosa (magari sono più leggero , magari acquisisco un po di estensione, magari un po più di brillantezza , magari una maggiore facilità di emissione , ma il corpo del suono qualcosa la perde).

c'è un metodo per me infallibile che purtroppo non posso utilizzare in questo momento, provare provare provare.
per questo ritengo che le masterclass e gli incontri con altri appassionati o con musicisti in gamba sia molto molto utile.

[Marco Muttinelli]

I percorsi sono assai strani a volte
si dice che gli heavy forniscano un maggior corpo ed un volume leggermente maggiore, a discapito di facilità, prontezza e brillantezza dei bocchini normali e richiedano anche un po' più di sforzo fisico e probabilmente è così.
Poi ti svegli un giorno e pensi... ma a me che me frega? Trovo un bocchino che mi va bene e via! Al suono che emetto ci penso io. Lo so i produttori di bocchini mi odieranno profondamente per questo ma per mia fortuna la cosa non mi tocca dato che non ne produco e posso esprimermi in tutta franchezza.
Per un bel po' ho usato il megatone 2C poi sono passato ai Conn che mi arrivavano con gli strumenti (Precision 4, Improved Precision 4, Connstellation 7 BN e 5 BN) e lì sono rimasto. Mi ci trovo bene come appoggio, mi piacciono come timbro (e anche esteticamente che non guasta), sono equilibrati. Mi manca il megatone? Per certi aspetti si, per altri no. Rimpiango di averlo venduto? No. Tonerei ad acquistare un heavy? Bho, forse.
La cosa comunque bella è che ci siano tanti bocchini al giorno d'oggi per poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, purché questa eccessiva scelta non divenga alibi del tipo "non suono bene la colpa è del bocchino (o dello strumento)". Il buon Luigi Fortebraccio con un bocchino tendenta al "vasca da bagno" sparava acuti che erano rasoiate pazzesche, al contrario Cat Anderson con il suo "ho la tazzina minuscola praticamente convessa anzichè concava" sfoderava un registro basso di tutto rispetto ed entrambi credo si possa dire che sapessero suonare lo strumento ma credo si preoccupassero assai poco del peso o dello "shape" del bocchino. Probabilmente al giorno d'oggi userebbero un heavy il buon Luigino ed un bocchino ridotto all'osso il buon Taglio ma suonerebbero sempre come loro suonavano

[Fcoltrane]

infatti il principio indiscusso e' che il manico fa la differenza non il bocchino.
detto questo se vogliamo discutere del pelo nell'uovo, anche ad altissimo livello il bocchino" e la tromba fa la differenza".

Poi se sei davvero forte puoi essere in grado di nascondere la differenza (entro certi limiti).
Per nascondere intendo suonare il tuo standard medio con il tuo suono a prescindere dal bocchino e dalla tromba che sia
una cinese o una monette che sia un 7c cinese o un monette b2 prana.
ma ancora non ho ascoltato nessuno riuscire a suonare vicino ai propri limiti alla stessa maniera a prescindere da bocchino e tromba).
(ed ho ben presente musicisti di altissimo livello che ci hanno provato Sandoval, Charlie Porter ecc.. ecc...).

[Marco Muttinelli]

Chet che suonava con la qualunque altri come Tom Harrel invece sempre fissi con lo stesso strumento e dopo magari aver provato altro sono tornati alla propria tromba (36B nel suo caso). Se vale l'equazione che il miglior trombettista ha bisogno della miglior tromba per esprimersi al top devo dedurre che la Connstellation 36B non ha rivali o che la Yamaha student usata da Chet in Italia si porti a spasso tutte le altre trombe mai costuite hihihihihi. Idem con i bocchini non ricordo cosa usi Tom ma niente di "speciale" e Chet girava con il Bach 5 o 6. Insomma devo dedurre che questo sia il bocchino perfetto insomma il materiale può aiutare in alcuni aspetti piuttosto che altri ma non pensiamo che facciano il lavoro al posto nostro. Miracoli li fa solo chi sta lassù, tutto il resto sono marketing e preferenze personali. Se esistessero veramente bocchini superiori agli altri, strumenti superiori agli altri gireremo tutti con lo stesso equipaggiamento e non parleremo nemmeno di questi argomenti per fortuna così non è ci possiamo baloccare con questa nostra passione

[Gatticla73]

Chiaro, la mia domanda era più sul lato “pratico” di un Heavyweight, essendo lontano dal mondo tromba da una ventina di anni e comunque con pochissima esperienza.
Per dire, ho iniziato con uno Schilke 14a4a che mi diedero insieme alla Yamaha usata e lo,uso anche ora.
Volevo capire a parità di marca e misura cosa aggiunge (o toglie) un Heavy.
E se le sonorità sono poi più orientate, per dire, al jazz piuttosto che alla classica.

Lo so, sono pippe mentali da vacanza

[Marco Muttinelli]

No non sono pippe mentali,
effettivamente delle differenze ci sono. Ma dal mio punto di vista non sono così determinanti per far si da non poter vivere senza eheheheh. Schiarire o scurire il suono si riesce a fare anche senza dover cambiare bocchino. Certo se uno predilige un certo tipo di timbro cercherà il bocchino con quelle caratteristiche per non diventare matto ogni volta a forzare le caratteristiche intrinseche dell'equipaggiamento che usa. Ad esempio sulle cornette uso solo bocchini molto profondi e dal marcato profilo a V che rendono il suono molto rotondo e profondo a discapito della brillantezza (basta comunque spingere che esce anche quella) e non andrei mai a mettere una tazza a C poco profonda su questo tipo di strumenti ma c'è chi lo fa e con ottimi risultati. Insomma come diceva Francesco l'heavy ha un po' più di volume e di potenza a discapito di altri parametri ma parliamo di sfumature non di chissà quali diversità. Sicuramente altri aspetti incidono maggiormente come appunto profondità e profilo della tazza. Ma appunto ci sono talmente tante varietà di bocchini che a volte c'è da perdersi. Personale se volessi far cambiamenti grossi con lo stesso strumento userei due bocchini opposti concettualmente (al di là del peso parametro comunque da considerare) uno alto e con tazza a C ed uno assai profondo con tazza a V così da esaltare al massimo la brillantezza da un lato e la pastosità dall'altro.

[Fcoltrane]

anche per me non sono pippe mentali , basta non crearsi degli inutili steccati e dei facili alibi.
Come scrive Marco il bocchino da solo non suona e neanche la migliore tromba.
E' anche vero che lo standard medio di Chet o di Harrel ha fatto la storia di questo strumento e per alcuni versi della musica jazz ma ad esempio io mi devo scontrare con i miei limiti e so per certo che con una tromba sono più stonato rispetto ad una altra e lo stesso vale per il bocchino.
La scelta del bocchino o dello strumento e' sempre personalissima, e deve essere improntata alla massima libertà e nel mio caso è guidata dal mio gusto e dalle mi orecchie.
(per me questa è forse l'unica certezza).