C.G. Conn post Elkhart

Postare qui tutti gli interventi relativi al marchio C.G. Conn
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Marco Muttinelli
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C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ciao apro il post dove cercherò di fare un po' di ordine nel periodo post Elkhart che si presta a possibili malintesi.
Come ben sapete non amo ciò che successe in seguito alla vendita della azienda e preferirei evitarmi di affrontare l'argomento, ma è più che mai importante cercare di fare chiarezza anche nel periodo successivo a quella che amo definire la "vera Conn".

Partiamo con un brevissimo accenno storico, poi in successivi interventi cercherò di descrivere quali modelli furono prodotti e come risalire all'anno più o meno giusto dello strumento nel ginepraio di seriali del periodo post Elkhart.

Due date sono fondamentali:
- 1969 l'allora presidente di C.G. Conn Ltd. Leland Greenleaf (nipote di Carl D. Greenleaf che guidò la Conn tra il 1915 ed il 1949) vende l'azienda (in difficoltà finanziaria) al gruppo editoriale Crowell-Collier MacMillan con l'intento che non venisse acquisita da altra manifattura di strumenti che sicuramente avrebbe finito con il ridurre e spolpare l'azienda come già successo ad altri storici marchi prima della Conn (l'elenco è bello lungo...)

- 1980 Daniel J. Henkin rileva la Conn con l'obiettivo di farla tornare agli splendori del periodo Elkhart ma si arrende subito rivendendo l'azienda alla Skäne Gripen, dietro pressione del gruppo Bernhard Muskantor, che farà confluire la Conn nel fondo UMI (già detentore di molti marchi storici statunitensi) che verrà acquisito nel 2000 dalla Steinway che nel 2003 si fonderà con Selmer a formare quello che ai giorni d'oggi conosciamo come Conn-Selmer.

Di fatto il 1969 rappresenta la morte della "filosofia" Conn, mentre il 1980 invece la morte vera e propria dell'azienda ridotta oramai a mero marchio secondario rispetto alla capofila.


the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

selezione ristetta: Buescher The 400 T225 1937; 8B Artist 1965;
15B Director 1970; 60B Super Connstellation 1970;

il mio adorato flicorno... Couesnon Monopole ?

imboccature
Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312 Pechin
Precision/Imp. Precision: 3, 4, 5 e 6 (tp); 3 e 4 (cn)
Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 7 C-N, 9 B-W (tp)
E-Z Tone: Elkhart (tp&cn); Abilene (tp); UMI (tp&cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL (fl); 4 Classic (cn)


molti altri strumenti vintage disponibili
mail: c.g.conn.expert@gmail.com
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Marco Muttinelli
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Marco Muttinelli »

Triennio 1970-72 (seriali con prefisso rispettivamente N, P ed R seguiti da 5 numeri)
La produzione degli strumenti professionali viene delocalizzata da Elkhart ad altri siti produttivi, per gli ottoni la sede diviene Abilene in Texas e per altri strumenti come i sax addirittura il messico.
La nuova proprietà può contare sull'immenso magazzino di parti già prodotte ad Elkhart a cui attingere per la fabbricazione degli strumenti musicali che risentono così solo in piccola misura nel calo qualitativo di produzione.
L'onda lunga di Elkhart rimane predominante ma già si cominciano ad intravvedere quelli che saranno gli sviluppi successivi dell'azienda e la "diversa" filosofia voluta dalla nuova proprietà.
Ad Abilene vengono trattati gli strumenti pro e, suppongo, anche le Connquest e le ultime Director provenienti del periodo Elkhart.
La produzione delle nuove linee "student" (Director) vengono invece affidate a Yamaha USA (attenzione non Giappone) a Grand Rapids Michigan in quella che era la ex fabbrica della York Band Instruments.
Su questo punto è bene chiarire che in rete circolano informazioni piuttosto erronee in quanto Yamaha Japan non ha mai prodotto strumenti per la Conn si confronti a tal proposito quanto riportato proprio in questo Forum: viewtopic.php?p=6822#p6822 da chi è certamente informato ed a conoscenza dei fatti.

Negli elenchi che seguono utilizzerò queste diciture per identificare la provenienza dello strumento:
(A) strumenti sicuramente prodotti ad Abilene
(GR) strumenti sicuramente prodotti a Gran Rapids
(A/GR) strumenti in cui non vi è la certezza di dove venissero costruiti
[bb] indica la campana in ottone
[cb] indica la campana in coprion

Per quanto riguarda gli strumenti professionali nel catalogo aziendale troviamo i seguenti modelli (tutti di progettazione antecedente alla cessione).

CORNETTE:
- 38A Connstellation (A)
- 80A Victor (A)
- 5A Victor (A)

TROMBE:
- 60B SixtyB (Lightweight) (A)
- 38B Connstellation (A)
- 36B Connstellation (Lightweight) (A)
- 8B Artist (Lightweight) (A)
- 6B Victor (A)
- 22B Victor (A)

FLICORNI:
- 23A Flugelhorn. Produzione e provenienza sconosciute dall'immagine di catalogo pare essere esattamente uno stencil o una copia del Couesnon star o monopole dotato di C pinky ring.

Per quanto riguarda gli strumenti student nel catalogo aziendale troviamo i seguenti modelli (tutti di progettazione antecedente alla cessione) e l'introduzione delle nuove "Director" che soppianteranno definitivamente le Elkahrt con la fine del 1972.

CORNETTE:
- 76A Connquest (A/GR) (probabilmente Abilene)
- 15A[bb] e 17A[cb] Director (A/GR) (probabilmente Abilene)
- 19A[bb] e 21A[cb] Director (GR) il cui design ricorda la vecchia 36A Concert Grand a sua volta clone delle King Master II

TROMBE:
- 77B Connquest (A/GR) (probabilmente Abilene)
- 15B[bb] e 17B[cb] Director (A/GR) (probabilmente Abilene)
- 19B[bb] e 21B[cb] Director (GR) il cui design pur mantenendo ancora molti elelementi delle Director del periodo precedente introduce parti, come ad esempio il blocco pistoni, completamente diversi rispetto a quanto mai progettato e prodotto ad Elkhart.

Come detto con il 72 si conclude definitivamente la produzione delle Director Elkhart e con esse muore una parte importante della storia stessa dell'azienda.
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Marco Muttinelli »

Molte fonti riportano che la cessione dell'azienda del 1969 abbia portato un sensibile calo della qualità negli strumenti prodotti con questo marchio. Volutamente non ho utilizzato l'espressione "negli strumenti prodotti da questa azienda", perché di fatto dopo la cessione l'azienda non è più stata la stessa, al contrario di quanto accadde nella primissima cessione dal Colonnello Conn a Greenleaf dal momento che gli stabilimenti, la forza lavoro ed i fornitori in quella circostanza non cambiarono.

Tale calo di qualità non necessariamente significa che gli strumenti costruiti nel post-Elkhart suonino male, questo è un equivoco da cancellare immediatamente, al più si può parlare che gli stessi modelli prima e dopo possano suonare leggermente diversi, ma questo sarebbe normale anche solo con il cambio di materiali utilizzati in fase di produzione.

Però il calo di qualità c'è stato, eccome se c'è stato.
Secondo alcuni tale affermazione sarebbe esagerata, per lo più si tratta di persone che hanno conosciuto le Conn post Elkhart e non hanno mai avuto modo di confrontarle con le Elkhart.
Partono da un presupposto piuttosto condivisibile, ovvero che gli strumenti di Conn che hanno avuto modo di conoscere fossero degli strumenti eccellenti o comunque molto molto buoni rispetto ad altri marchi di settore, ovviamente ritenendo già eccellenti tali strumenti si fa fatica a pensare che la qualità antecedente a questi fosse maggiore.
Atteggiamento comprensibile ma, nei fatti, non corrispondente alla realtà delle cose.

Di recente mi sono imbattuto in una 38B Connstellation del 1990 che risulta essere un caso assolutamente emblematico per descrivere pienamente e compiutamente il calo qualitativo al quale si riferiscono molti conoscitori del marchio e di cui condivido pienamente il pensiero.

Ad esempio la famosa campana "Electro-D Bell", probabilmente il vero segreto della Connstellation, era già stata abbandonata nel 1973 (seriale GA3...) così come il leadpipe in Coprion.
Basterebbero già questi due macro elementi per far si che il sostenere che non si tratti nemmeno più dello stesso strumento, ma di una tromba completamente differente che ha mantenuto la forma ed il nome e nulla più, sia una affermazione per nulla peregrina ed anzi con una base logica molto solida.

Basterebbe anche solo la differenza di peso nell'ordine dei 150-200 grammi in più del peso delle Elkhart rispetto alle postume, per far capire che le differenze ci sono e sono macroscopiche.

Ciò che però mi ha più lasciato esterrefatto è aver visto che la 38B del 1990 adotta il sistema pistoni che veniva montato sulle Director degli anni '60. Intendo dire tutto il sistema molle/guide/anti-rimbalzo esattamente come una "student" di Elkhart e qui stiamo parlando della "pro" per eccellenza del marchio.

Questo apre per lo meno due interrogativi fondamentali ma di questo ne parleremo più avanti, ma intanto vediamo le foto dei pistoni della Connstellation del 1990:
008.jpg
010.jpg
ed andiamo a confrontarli con quelli della 17B Director qui: viewtopic.php?p=16018#p16018

Al netto dei sugheri conici (utilizzati anche sulle Director per un certo periodo ma su questo ci torneremo sopra sul post dei Crysteel) come si può bene vedere i due sistemi sono perfettamente identici.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Fcoltrane
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Fcoltrane »

Quindi se ho compreso bene le conn connstellation successive agli anni 1990 non sono neppure da considerare delle “vere” conn . Io già sono critico per le differenze che possono esistere tra strumenti prodotti nello stesso anno ( e sto parlando di differenze minime) ma mi pare di capire che qui si parla di differenze enormi tali da modificare la produzione del suono in maniera determinante. Grazie per la condivisione. A questo punto sono curioso di provare un conn connstellation post 90 e paragonarla alla mia per verificare se sono in grado di percepire differenze.
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Marco Muttinelli
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Marco Muttinelli »

In realtà il grande salto tra i due modelli c'è stato nel 1973 per cui qualunque post '73 va bene per fare la prova che ti interessa.
Le prime Abilene (quelle dal '70 al '72) dovrebbero comunque ancora avere le soluzioni provenienti da Elkhart.
Mi aspetto che, comunque, siano strumenti che suonino moooooolto bene anche i post '73 ma a naso dovrebbero risultare più brillanti ma meno potenti, però non ho mai avuto modo di provare.
Quanto alle vecchie ante '70 ne ho provate diverse e le maggiori differenze erano dovute principalmente allo stato di manutenzione, revisionati gli strumenti diventa veramente arduo trovarne differenze soniche se strumenti non rimaneggiati.
Anche questi aspetti, intendo eventuali riparazioni fatte male o approssimative, possono influire sulla resa.
Un elemento di cui ho parlato in altro post era la perfetta coincidenza tra gli strumenti che lasciavano gli stabilimenti per la vendita ed il campione detenuto in azienda.
Prima di essere immessi sul mercato ciascun esemplare veniva sottoposto al test di Hot Lips Herry, misurato spettrograficamente e paragonato al campione, veniva poi suonato da un tester in carne ed ossa e solo allora poteva lasciare la fabbrica. In questo senso credo che nessun'altra azienda al mondo abbia mai superato questa "costanza" sonica che riusciva ad avere la Conn, nemmeno la tanto decantata Yamaha che fa di questo aspetto uno dei cavalli di battaglia della propria politica aziendale.
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Zosimo »

Urge un bel post su hot lips.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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Re: C.G. Conn post Elkhart

Messaggio da Marco Muttinelli »

Hot Lips Harry: viewtopic.php?p=16225#p16225

"Hot Lips Harry era il nomignolo affibbiato al macchinario, uno degli innumerevoli dispositivi creati dal “Centro Ricerche e Sviluppo” di Conn, realizzato per simulare il comportamento delle labbra sul bocchino. Serviva a studiare gli effetti e le relazioni intercorrenti tra l’apparato labiale e della bocca umana con il bocchino e lo strumento musicale. A quanto mi è dato a sapere in questo momento (purtroppo non ho ancora molte informazioni sull’argomento) era in grado di riprodurre la vibrazione necessaria a sviluppare l’onda stazionaria nello strumento per un tempo molto più lungo e per uno spettro molto più ampio di qualsiasi strumentista umano."

In pratica lo strumento veniva fatto suonare senza l'intervento umano e mediante tutta una serie di apparecchiature elettroniche ne veniva controllata l'emissione, l'intonazione e tutti i parametri musicali dello strumento. Le apparecchiature ovviamente erano state pensate e realizzate direttamente in Conn dal centro ricerche ed erano per lo più strumenti in grado di registrare lo spettro emissivo dello strumento e restituirlo in forma grafica per poterne leggere i risultati un po' come avviene con i moderni spettrometri. Tali apparecchiature avevano anche dei nomi assai simpatici (e forse anche un po' ingenui se visti con i nostri occhi contemporanei): "Stroboconn", "Strobotuner", "Lektro tuner", "Dinamic level indicator", "Tone Analyzer", "Electronic Clinician" e molte altre tra cui anche il ricorso ai raggi x per studiare la relazione intercorrente tra il cavo orale e la posizione della lingua e come questi influiscano sul risultato tonale... Ma sto divagando, prima o poi tornerò su questo argomento... qui concentriamoci sulla qualità periodo Elkhart e post Elkhart altrimenti mi devo sgridare da solo e piazzarmi pure un richiamo per OT : Lol :
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