Non amo particolarmente le "divisioni" e le categorizzazioni che lasciano sempre il tempo che trovano e non rendono esattamente l'idea, ma (coraggio) parliamo un po' dei vari artisti e delle differenze artistiche e tecniche...
Taci, maladetto lupo;
consuma dentro te con la tua rabbia.
Non è sanza cagion l'andare al cupo:
vuolsi ne l'alto, là dove Michele
fé la vendetta del superbo strupo.
The SPECIA-List
38A Victor 1937; 12B Coprion 1940; 22B New York Symphony 1940
CN: Perfected Connqueror 1906; 82A Victor 1925; 80A Victor 1941; 37A Connstellation 1961
TP: 8B Artist 1965; 60B SuperConnstellation 1968; 77B Connquest 1968; 15B Director 1970
Out of CONN:
Buescher The 400 T225 1937 e Super 400 C260 1957; F.E. Olds Super 1951
Imboccature: Conn e Denis Wick
strumenti e bocchini vintage disponibili per informazioni scrivere a: c.g.conn.expert@gmail.com
Con vecchia scuola intendo i musicisti e strumentisti ante anni '90 o che pure ancora in attività si sono formati negli anni 60-70 con nuova intendo gli artisti attualmente in auge o comunque formatisi a partire dagli anni '80 in poi
Taci, maladetto lupo;
consuma dentro te con la tua rabbia.
Non è sanza cagion l'andare al cupo:
vuolsi ne l'alto, là dove Michele
fé la vendetta del superbo strupo.
The SPECIA-List
38A Victor 1937; 12B Coprion 1940; 22B New York Symphony 1940
CN: Perfected Connqueror 1906; 82A Victor 1925; 80A Victor 1941; 37A Connstellation 1961
TP: 8B Artist 1965; 60B SuperConnstellation 1968; 77B Connquest 1968; 15B Director 1970
Out of CONN:
Buescher The 400 T225 1937 e Super 400 C260 1957; F.E. Olds Super 1951
Imboccature: Conn e Denis Wick
strumenti e bocchini vintage disponibili per informazioni scrivere a: c.g.conn.expert@gmail.com
Se parliamo dei trombettisti ancora in attività, ho paura che dobbiamo spostare la linea di confine: formati negli anni '60-'70 ed ancora in attività penso che ce ne siano pochini. Considera che un Marsalis, che non includerei nelle nuove leve, è nato nel 1961. Un musicista formatosi negli anni '60 è oggi oltre la settantina.
Si ma possiamo parlare anche di chi non c'è più... non è necessario che siano in vita.
Taci, maladetto lupo;
consuma dentro te con la tua rabbia.
Non è sanza cagion l'andare al cupo:
vuolsi ne l'alto, là dove Michele
fé la vendetta del superbo strupo.
The SPECIA-List
38A Victor 1937; 12B Coprion 1940; 22B New York Symphony 1940
CN: Perfected Connqueror 1906; 82A Victor 1925; 80A Victor 1941; 37A Connstellation 1961
TP: 8B Artist 1965; 60B SuperConnstellation 1968; 77B Connquest 1968; 15B Director 1970
Out of CONN:
Buescher The 400 T225 1937 e Super 400 C260 1957; F.E. Olds Super 1951
Imboccature: Conn e Denis Wick
strumenti e bocchini vintage disponibili per informazioni scrivere a: c.g.conn.expert@gmail.com
provo a rispondere considerando il primo post come riferimento:
"parliamo un po' dei vari artisti e delle differenze artistiche e tecniche..."
anche perché in questa maniera possiamo parlare un po di musica .
(il periodo di "formazione musicale" a mio parere è meno significativo ).
e per essere ancora più precisi proverò ad inserire i brani perché lo stesso artista può essere in grado di suonare "moderno " o nella tradizione. ( o può capitare che nello stesso brano suoni in maniera tradizionale per poi inserire un linguaggio "moderno") .
Warren Wache ed i suoi "amichetti" propongono uno standard tra i più conosciuti.
tutto il solo del trombettista è nella tradizione (vecchia scuola) a dirla tutta suonano tutti nella tradizione anche Emmet Cohen per quasi tutto il solo (a 6 30 spara qualche "sostituzione" che passa quasi inosservata ).
Tom Harrel
già il solo nome fa pensare alla tradizione ed invece ascoltate questo live, quando inizia a suonare il flicorno sembra un ragazzino delle ultimissime generazioni ed anche con la tromba nei brani a seguire .
Per una volta sono d'accordo. L'età anagrafica conta il giusto.La divisione la farei su chi continua a cercare con curiosità e chi, citando Dalla, si ripete sempre uguale, forse anche per esigenza di pubblico. Succede un po' in tutte le arti, compresa l'architettura. Chi si ripete sempre uguale alla fine, ai miei occhi e per le mie orecchie, stanca. Per altri la sicurezza è invece fondamentale e quindi cercano esattamente la ripetizione.
Purtroppo sono davvero poco ferrato sui trombettisti di nuova generazione, e per nuova intendo quelli emersi da alcuni decenni a questa parte. Ho iniziato ad appassionarmi al jazz nei primi anni '80, quando erano ancora in attività tanti musicisti che hanno fatto la storia di questa musica ed ho avuto anche la fortuna di averne visti diversi dal vivo. Allora internet non c'era e mi informavo avidamente sui libri e sulla rivista Musica Jazz che acquistai ininterrottamente per parecchi anni. Anche la RAI concedeva allora dello spazio, magari in seconda o terza serata, che adesso ce lo sogniamo.
Le vicende della vita hanno poi assorbito pian piano buona parte delle energie che dedicavo alla musica ed ho perso la "presa diretta" su ciò che accadeva nella scena contemporanea dalla quale, comunque, non traevo il piacere e l'entusiasmo provati nello scoprire il jazz "storico" . Tra l'altro ho una mia teoria sull'evoluzione della musica jazz che potrei sintetizzare brutalmente con la sentenza "Il jazz è morto", ma questa è un'altra storia.
Oggi rispetto al passato ci sono molte più occasioni di ascolto ( è vero che ci si può perdere ) . L’unico limite è quello che stabiliamo noi in base ai nostri desideri ed alle nostre preferenze. Per me il jazz vive .