Zosimo ha scritto:Bicho ha detto la sua e aspettiamo il parere del Matteo
Ovviamente quanto ho scritto non è da prendere come una recensione ma solo come un paio di considerazioni frutto di una prova al volo, fatta poi da uno che in materia capisce una fava.
Insomma, se è sembrato che volessi sminuire l'oggetto in questione me ne scuso perché non era nelle mie intenzioni!
Bicho, io non credo ne che tu volessi sminuire ne che tu abbia detto una castroneria. Penso che tu abbia almeno in parte, centrato l'argomento.
Infatti, se guardiamo il grafico del PL80 ch Matteo ci ha gentilmente girato, appare lampante una risposta in frequenza, molto tormentata, come si usa dire in gergo tecnico.
Non è ovviamente una incapacità della Electro Voice nel progettare una capsula più lineare ma è quasi certamente una scelta di equalizzazione per realizzare un microfono rivolto principalmente ai cantanti.
A parte una gobba di circa 10db intorno ai 5000hz, che viene considerato un difetto da molti fonici, lo Shure SM57 è indubbiamente più lineare e proprio per questo tende a risultare più "freddo" del PL80.
Personalmente ritengo i due microfoni abbastanza allineati come fascia e la scelta dipende da cosa devi farci.
Io li ho entrambi e li uso a seconda del risultato che cerco.
Per fare un sempio finale, lo Shure SM57 viene usato da 40 anni quasi esclusivamente per rullanti, ottoni e ampli per chitarra. Io inevece ( e non sono il solo) lo trovo un notevole microfono anche per le voci femminili.
In conclusione, ci sono microfoni che sono sul mercato da circa 40 anni e senza aver subito modifiche o aggiustamenti di tiro, tra questi dinamici, per citarne solo alcuni che hanno fatto la storia e che ancora oggi sono metro di paragone e molto usati:
Aggiornamento: l'ho usato stasera in sala prove... Tutta un'altra cosa!
Il suono è risultato sicuramente più bilanciato e più pulito, più nitido anche se sempre tendente ad enfatizzare la gamma bassa.
È anche evidente la già citata sensibilità alla distanza rispetto allo strumento: chi ci sa fare può sfruttare questa caratteristica per ottenere diverse sfumature.
Secondo il mio modestissimo parere, ma forse era anche già stato detto, è un microfono particolarmente indicato per determinati generi musicali (jazz, soul, r&b...). Magari meno a suo agio su parti dove la tromba deve emergere o bucare.
Purtroppo stasera non c'era la cantante, che tra l'altro ha una gran voce soul, sono curioso di farglielo provare...
Concordo Bicho, aggiungerei una mia personale esperienza, per dire quanto non esista il "prodotto" perfetto ma quello perfetto per te, di volta in volta.
Premesso che però esiste uno standard costruttivo/tecnico, sotto il quale uno strumento di lavoro difficilmente esiste.
Ad esempio gli Sennheiser MD421 e 441 li ho usati diverse volte in studio e mi è sempre sembrato di avere un timbro che "non sapeva di una sega" talmente erano "piatti" impersonali direi. Ecco, questo è il tipo di microfono preferito dal fonico, perchè toglie o aggiunge quasi nulla al segnale originale. E parliamo di due mics storici 300 euro il primo e 800 il secondo, roba fatta con materiali di primissimo ordine, roba che può seguirti dappertutto per 50 anni, tranquillamente.
Il fonico ti dice in cuffia, non preoccuparti, ora il timbro è piatto ma poi in post produzione ci metto riverbero, compressore etc e sentirai nel disco che bellezza.
Giusto ma il problema è che io che sto suonando adesso, se non ho il "mio" suono, la mia creatività ne risente in maniera importante. Nel senso che, come sappiamo tutti, la nostra creatività, la nostra prestazione non dipende esclusivamente da quanto abbiamo studiato o quanto siamo preparati per quel brano ma è fortemente influenzata da quello che al cervello ritorna attraverso le orecchie.
Ecco che allora, tutto conta, tutto influisce, anche dettagli apparentemente insignificanti. Il luogo, le luci, l'acustica dell'ambiente, il posizionamento etc etc e infine...anche il timbro che quel microfono ha. E allora, per me, viva i microfoni con carattere, anche marcato. Abbasso i microfoni asettici, precisini, analitici...
Ma attenzione, molti fonici, davanti alla tromba ti piazzano, un condensatore (Analitico e freddo) ed un dinamico (Più grossolano ma spesso con più carattere, tipo lo splendido Telefunken M80 un dinamico strepitoso e con carattere) per poi miscelare XXX% l'uno e XXXXX% l'altro. E' la classica situazione di quello che ama andare per trans, li vi trova pane e companatico...
Ma io so io e voi siete voi, degustibus quindi e poche rare verità assolute.
Lo sto provando dal basso della mia incompetenza. Personalmente lo trovo accogliente. Il mio suono è su registri medio bassi. Gli acuti non sono nel mio range e quindi ben si adatta ai miei suoni.
Come dicevo è accogliente, forse meno preciso dello Shure sm57 che tende a prendere tutto con maggiore esattezza, anche i miei errori grossolani.
Mi piace come si comporta ma devo ancora esplorarlo. In mancanza della cuffia interna ci ho arrotolato sopra un calzino da donna per simularne l'effetto. Grazie del consiglio a Stefano e a Zosimo di aver recuperato il tutto.
La battuta sui trans è da oscar.
Matteo, tu e Stefano mi avete detto
Grazie più volte, ma ripeto l'ho fatto
Con estremo piacere. Altrimenti che forum
Sarebbe? Daje.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
Io ci andrei a trans, c'ho anche una carissima amica operata, per cui son pratico della questione ma è che i brasiliani da Novoli si son spostati all'uscita di Firenze nord, troppo scomodo per me e credo abbiano anche messo il numerino perchè c'è sempre la coda dei camionisti. Però deve esse roba ganza, chi non si ricorda il vecchio adagio (anche nel Conte Max) : Se vuoi mangiar bene, vai dove si fermano i camionisti...
Peccato, prima di morì sarebbe stato formativo.