Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

[Zosimo]

Don Ciccio ogni contributo va bene,
Qui dentro nessuno è un professionista
Almeno quelli che scrivono spesso ( poi se ho detto una cavolata, chiedo venia) non lo sono.
Anzi tu è una vita che suoni e hai un' esperienza
soprattutto nel jazz abbastanza ampia anche se con un altro strumento.
Alla fine io, preferisco le recensioni degli ''amatori'' che dei
Prof visto che un Bosso, per dire, farebbe suonare bene tutto.

[Marco Muttinelli]

Come dicevo il viaggio nei quasi cent'anni di Conn vera, mi si perdoni l'espressione, non si è ancora concluso ho lasciato volontariamente da parte tutta una serie di cornette che, secondo me, era giusto trattare separatamente. Non per "snobismo" trattandosi di cornette "student" ma perché questo mi da modo di illustrare alcuni concetti importanti della storia e filosofia di C.G. Conn. In parte ne avevo accennato nel precedente post relativo al "tramonto" dell'azienda ma è utile ampliare e spiegare un po' meglio il concetto.
In Conn, infatti, non si sono mai prodotti strumenti "student" fino a quando non è cominciato il declino di vendite che ha imposto la scelta di includerli a catalogo per ovviare al calo della domanda di strumenti professionali.
Già parlare di "student" per tali serie di strumenti, se da un lato è corretto perché in tale modo venivano commercializzati dalla stessa Conn, non lo è assolutamente in riferimento alla reale qualità di tali strumenti che potevano vantare tecnologie, materiali, cura costruttiva e progettazione dedicati a strumenti professionali puri. Si pensi, infatti, ai pistoni Crysteel, alle campane in tutto e per tutto identiche ai modelli professionali ivi comprese le campane in Coprion che caratterizzavano alcuni modelli. Ciò che cambiava, rispetto agli omologhi professionali, era la semplificazione di alcuni particolari costruttivi, come ad esempio i sistemi anti rimbalzo dei pistoni, che finivano per avere come conseguenza di rendere ancora più indistruttibile e solido lo strumento di quello che già era l'omologo professionale.
Ma andiamo con ordine, dicevo che in Conn fino a metà degli anni '50 non si facevano strumenti "student" o "intermediate" la cui produzione e commercializzazione era demandata ad una azienda sussidiaria che deteneva due marchi il proprio "Pan American" (strumenti intermediate) ed il marchio economico "Cavalier" che per un lungo periodo recava anche la dicitura "Produced by the Pan American company" relativo agli strumenti student. A quanto ho potuto capire Pan American era in tutto e per tutto Conn dipendendo da quest'ultima per tutti gli aspetti progettuali, tecnici, materiali e di produzione ed era stata costituita agli inizi degli anni '20 proprio per far fronte all'incremento di strumenti più economici per i programmi formativi scolastici che via via si stavano sviluppando nel paese. Pan American non fu l'unica costola nata da Conn, infatti sempre in quel periodo si contano per lo meno altre due realtà di cui una la tratteremo un domani in qualche argomento dedicato, vista l'importanza che tale azienda assunse. Si trattava delle "Elkhart Band Instrument" (Buescher di cui tratteremo a parte) e della "International" di cui non si sa molto se non che producesse cornette, trombe e tromboni a pistoni ed i relativi numeri di identificazione dei modelli che ricalcavano la modalità classica Conn: A per le cornette, B per le trombe G per i tromboni.
La Pan American cessò di esistere quando venne riassorbita in Conn nel 1955, la "Elkhart Band Instrument" rimase come marchio fino al 1958, mentre per la "Internatinal" si conosce praticamente nulla tranne forse il fatto che sia esistita (questo è certo) e che sia stata attiva per circa un decennio tra la fine degli anni '10 e la fine dei '20 del 900.
I modelli "student" di Conn non erano altro che i modelli prodotti da Pan American prima del riassorbimento di questa da parte della casa madre, quindi modelli decisamente semmai "intemediate" vista la natura di Pan American, ma come accennato probabilmente anche questo sarebbe riduttivo in qual certa misura per la vera natura degli Conn "student".
C'è una sorta di "parola magica", portatrice anche di un fascino austero e rigoroso, che lega gli strumenti "student" di Conn alla propria natura professionale e questa parolina magica è "Director".
Ecco, forse questa parola è l'indice più puro della "sottigliezza" ironica di questa azienda, quasi a dire: si nominalmente è uno strumento "student" ma attenzione che la realtà sottostante è ben diversa... La stessa sottigliezza che si ritrova in un altro aspetto assolutamente Iconico di questa linea di strumenti: quelle "stelle cadenti" (shoting stars in inglese) incise sulle campane di questi strumenti, che da un lato rappresentano i desideri che si realizzano e dall'altro il più bello e spettacolare evento visibile nel cielo notturno, quelle stelle cadenti che sono simbolicamente i "doni caduti dal cielo". Una cosa è certa: in Conn anche i più piccoli dettagli contano e non sono mai lasciati al caso anche se così possa sembrare...
Vediamo, infatti come nasce questa "linea" di strumenti. Il nome Director compare per la prima volta su di una cornetta professionale del 1930 la 26A "Director" appunto, cornetta che presentava un design totalmente innovativo ed anticonvenzionale per questo tipo di strumento. Ebbene osservando attentamente la 26A si capisce al volo che le Director "student" di Conn (14A/18A e 15A/17A) sono sostanzialmente lo stesso strumento della 26A e qui entra prepotentemente in gioco il ruolo fondamentale svolto da Pan American che descrive perfettamente il processo di travaso di conoscenze dalla casa madre alla sussidiaria ed il successivo ritorno alla casa madre. Quasi come se Pan American avesse custodito, a mo' di cassaforte, e restituito al momento opportuno un tesoro importante.
La 26A fu prodotta dal 1930 al 1940 (less or more) e quindi esisterebbe un salto temporale di circa 15 anni prima di rivederla nelle vesti della 14A/18A. In realtà non è mai uscita completamente di produzione poiché questo particolare tipo di cornetta venne prodotto da Pan American con il numero modello 58A durante il periodo di assenza della Director dal catalogo Conn. C'è, però, un piccolo giallo in quanto un tentativo di reintrodurre questa particolare conformazione di cornetta in Conn fu fatto un anno prima della 14/18 che risale al 1954, ma forse i tempi erano prematuri ed il modello 20A Connquest uscirà di produzione immediatamente a favore della 14A/18A.
Sempre nel periodo "student" di Conn (coincidente in tutto e per tutto con ciò che ho definito come il tramonto dell'azienda) nasce nel '57 una short cornet, la 77A, di disegno piuttosto tradizionale come sviluppo che verrà sostituita dalla 76A nel '61 e che riprenderà in parte i concetti della 26A pur mantenendo una forma da short cornet classica.
Modelli di cornette "student/intermediate" di Conn (in ordine cronologico):
- Conn 20A Connquest
- Conn 14A e 18A Director "early model"
- Conn 14A e 18A Director "late model"
- Conn 15A e 17A Director
- Conn 76A Connquest
- Conn 77A Connquest

[Matteo Giannini]

Grazie mille Marco!

[Marco Muttinelli]

Con la carrellata relativa alle cornette "student" si concludono in un certo senso i quasi cent'anni della azienda Conn che io definisco "vera" quella, cioè, del periodo Elkhart antecedente agli smembramenti, passaggi di proprietà e quant'altro che contribuirono dopo il 1969 a far si che la Conn non fosse più quel "gioiello" assoluto ma, pur rimanendo una azienda eccellente, perdesse il proprio status di perfezione fino ad allora detenuto. Ci sono una infinità di considerazioni da fare sul tema cornette e man mano cercherò di svilupparle, sicuramente questo spazio "storico" è stata l'occasione perfetta per raccontare un po' della vita di questa azienda.
Che la Conn sia legata indissolubilmente alla cornetta è più che certo, basti pensare che nei quasi cent'anni di vita ha prodotto circa una novantina tra modelli e relative varianti e qui parliamo solo di strumenti "ufficiali" ovvero di quelli presenti nei vari cataloghi di vendita, non di eventuali strumenti particolari eseguiti su ordinazione (e sappiamo che Conn faceva anche questo tipo di lavori).
La tromba insegue a grande distanza con solo una sessantina di tra modelli e relative varianti.
E' proprio nell'ambito della cornetta che nasce l'iconico appellativo "Victor", letteralmente "Il Trionfatore" che sarà applicato poi a tutti gli strumenti pensati espressamente per l'uso più professionale possibile, non quello specifico dei "solisti" ma quello del "grosso delle truppe" che con il loro lavoro fondamentale consentono poi ai solisti di lavorare al meglio (non che poi molti solisti non ricorrano anch'essi a un Victor per il loro lavoro, anzi...). E mai nome fu più azzeccato: i Victor, infatti, in termine di numeri di vendita hanno sbaragliato qualsiasi altra linea di prodotti della Conn e delle altre aziende presenti sul mercato, i Victor sono sempre stati presenti ed i modelli più longevi come produzione hanno portato questo nome. Si può, in un certo senso, dire che Victor sia sinonimo di Conn o, in altri termini, che Victor rappresenti la più pura essenza della Conn. Victor rappresenta per la Conn ciò che è la 37 per le trombe Bach, qualcosa che non poteva mancare dalle loro linee di produzione e, per quanti modelli nuovi venissero fatti, Victor era sempre e comunque la scelta prima e sicura, una vera Certezza.
Ed è proprio nell'ambito delle cornette della line Victor che c'è lo strumento in assoluto più a lungo prodotto da Conn ininterrottamente, un po' quanto avvenuto per la 22B che rimase in produzione da metà degli anni '20 fino a dopo la cessione dell'azienda, così la 80A che anzi nacque addirittura una decina di anni prima nel 1914. Pensare che un modello possa essere prodotto initerrottamente per più di sessant'anni è uno degli aspetti più misteriosi ed affascinanti del nostro modo che di "stranezze" non è certo parco.
Quanto le cornette fossero importanti per Conn lo si deduce da molti aspetti della storia stessa della azienda, a cominciare da quella A attribuita a questa linea di strumenti, e non poteva essere diversamente per una azienda nata da chi suonava la cornetta. Che fosse lo strumento principe e che l'attenzione a tale mondo fosse estrema in questa azienda lo si capisce da quanti sforzi siano stati effettuati per mantenere "appetibile" tale tipo di strumenti pur in un mondo che li aveva quasi completamente dimenticati a favore delle trombe, si pensi all'incredibile operazione effettuata con la 28A Connstellation già citata. E' sempre dalle cornette che arrivano le innovazioni, i brevetti e le evoluzioni più importanti, che poi ricadono a pioggia su tutte le altre linee di strumenti.
In questo mio escursus ho sicuramente tralasciato molti strumenti meritevoli, ma appunto con circa una novantina non potrebbe essere diversamente, e di quelli che ho parlato ho solo fatto degli accenni. Ci saranno, semmai, spazi dedicati ai singoli modelli/versioni, anche rispondendo a questo argomento. L'intento principale non era parlare dei singoli strumenti ma evidenziare il legame storico dell'azienda con la cornetta e spero di essere riuscito abbastanza bene nell'intento. Co sono ancora molti aspetti da approfondire e valutare per cui sotto con domande, interventi, valutazioni, commenti... L'importante è: "NON SPARATE SUL CORNETTISTA!"

[Marco Muttinelli]

È l’epoca in cui i modelli (sarebbe più opportuno parlare di famiglie) hanno dei nomi veri e propri e solo nell’ultimissima parte del quarto di secolo al quale ci riferiamo vedrà l’introduzione dei numeri per l’identificazione. In questo periodo Conn depositerà, probabilmente, il maggior numero di brevetti di tutta la storia dell’azienda.

In questo primo quarto di secolo vanno sicuramente ricordate:
- Connqueror in C, Bb and A e poi Perfected Connqueror in C, Bb and A
- Perfected Wonderphone in C, Bb and A
- Perfected Wonder in C, Bb and A
- New Invention Circus Bore
- Wonder Vocal Cornet in C, Bb and A

Queste due famiglie di strumenti, ad una occhiata superficiale possono essere confusi tra loro data la notevole somiglianza. In realtà si tratta di due strumenti completamente diversi che si sono "accavallati" per un breve periodo, più vecchia la Perfected Wonder che è stata prodotta da circa il 1905 al 1911 (anche se credo di aver visto alcuni esemplari posteriori come data a questa indicata a giudicare dal seriale) più giovincilella la NICB prodotta dal 1911 al 1920. Va detto che la NICB e la PW appartengono entrambe alle cornette "commerciali" di Conn (si vedano i precedenti interventi in proposito) ovvero quelle dedicate all'impegno più gravoso per i musicisti e che la NICB rappresenta, in un certo senso, l'erede della più anziana Perfected Wonder (che a sua volta deriva dalla, assai simile a questa, New York Wonder prodotta fino al 1905 dal 1880 più o meno). E' normale, quindi, che una "somiglianza" nell'aspetto ci possa essere, ma come vedremo le due sono letteralmente inconfondibili. Il sistema più semplice è verificare l'incisione sulla campana che nel caso della Perfected Wonder dovrebbe riportare il modello inciso come da foto, mentre la NICB no. Sottolineo fortemente il "dovrebbe" perché, come scritto in precedenza, all'epoca c'era di tutto di più ed i modelli cambiavano particolari anche nel giro di pochi mesi.

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Quindi ritenuto poco affidabile questo metodo, o quanto meno non esaustivo, ci sono altri elementi che ci fanno dire se si tratti dell'una o dell'altra.
In primis la dimensione, la NICB, infatti, è assai più lunga della PW ed ha una campana più grande.
Poiché dalle foto o dagli annunci non sempre è facile capire le dimensioni ci sono comunque altri indicatori per riconoscere l'una o l'altra.

Un elemento macroscopico che indica si sia in presenza di una PW (e quindi in assenza del quale si tratti di una NICB) è il cursore per modificare l'apertura del corista con la mano che impugna lo strumento:

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così come il pezzo di canneggio che collega il terzo pistone al secondo se è inclinato a salire (verso il secondo pistone) indica trattarsi di una PW, mentre se è parallelo all'asse della campana è una NICB:

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Le differenze sono anche molte altre, alcune foto comparate possono dare l'idea delle differenze tra le due.
Chiudo con una annotazione tecnica: la New Invention Circus Bore è riportata su alcuni materiali di C.G. Conn solo come "Invention Circus Bore" soprattutto verso gli ultimi periodi di produzione del modello. Si tratta dello stesso strumento, io preferisco sempre utilizzare la denominazione originaria, ma anche quella "ridotta" è comunque corretta ed indica proprio questo strumento in modo inequivocabile.

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[kkongiu]

Grazie Mille Marco,
Veramente un mondo di informazioni impagabili!
Una curiosità, se dovessi suggerire un modello tra le cornette Conn che si trovano più facilmente sul mercato, cosa suggeriresti ad un neofita che non vuole spendere un occhio della testa ma ha la curiosità di avvicinarsi al mondo Conn?

[Marco Muttinelli]

Grazie Mille Marco,
Veramente un mondo di informazioni impagabili!
Una curiosità, se dovessi suggerire un modello tra le cornette Conn che si trovano più facilmente sul mercato, cosa suggeriresti ad un neofita che non vuole spendere un occhio della testa ma ha la curiosità di avvicinarsi al mondo Conn?

Ciao Gianluca,
banalmente verrebbe da dire 15A e 17A con una leggera preferenza per quest'ultima (campana in coprion di cui è risaputo sono ghiotto ) se ne trovano molte a buoni prezzi e sono strumenti pressoché indistruttibili.
Ma...
siccome preferisco uscire dallo scontato se non si ha fretta punteri su una bella Victor dagli anni '40 in poi. Montano già i pistoni Crysteel e ne girano tante, soprattutto le 80A che sono anche piuttosto rivendibili. Se ne trovano in asta su ebay e a volte si portano via con cifre davvero interesssanti se non si richiede lo strumento appena uscito dagli stabilimenti di Elkhart. Sempre su cornette che si riescono a portare via a cifre interessanti abbiamo la 12A e due quasi sconosciute ma assai simili alla 12A ovvero la 34A Concert Special e la 36A Concert Grand (non la Connstellation) con una leggera predilezione (personale) per la 34A. Eviterei le "Long Cornet" vere e proprie in quanto molto simili alle trombe.
Per tutte queste vale come prima moneta la pazienza, spesso si trovano in asta ed alcune, anche in ottimo stato, possono venire via a cifre quasi ridicole, qui puoi trovare alcuni suggerimenti che possono esserti utili nel affrontare una ricerca/acquisto delel cornetta.
viewtopic.php?f=51&t=1366

[Marco Muttinelli]

Dimenticavo una cornetta assai interessante, piuttosto rara (ne ho viste girare poche) ma con poca richiesta per cui gli esemplari che ho visto avevano prezzi decisamente abbordabili (magari dopo 2-3 ripubblicazioni dell'annuncio) e che dovrebbe essere uno strumento in realtà assai interessante. Si tratta della Conn 8A Victor Slender model prodotta dal 30 al 40. Gli esemplari più recenti hanno i crysteel sicuramente. Può essere l'occasione di entrare in possesso di uno strumento fuori dal comune ma che ha goduto di buona reputazione all'epoca trattandosi di una sorta di 6A/38A estremizzata nei concetti. Uno strumento tipicamente per uso da Lead dato il canneggio piccolino e rispetto alla 6A/38A ancora più sviluppata in lunghezza.

[kkongiu]

Grazie ancora Marco, come sempre sei fonte inesauribile di informazioni sul mondo Conn , sto da tempo valutando l'acquisto di una cornetta e mi sta venendo proprio voglia di esplorare questo mondo

[Matteo Giannini]

Per aumentare il materiale fotografico aggiungo le foto delle tre cornette Conn attualmente a casa mia. La 12a in alto, la Connqueror in mezzo e la 6a in basso. Le ultime due non sono residenti ma solo di passaggio, in prova. Evolutivamente son strumeti molto differenti. Partendo dalla più anziana, al centro, direi che ha un suono molto simile ad un piccolo flicorno, la 6a è quasi una tromba, anche per dimensioni, più scura ma non così scura come la Connqueror. La 12a per materiale e timbro è molto variabile, ha una gran proiezione senza perdere mai il suo suono fumoso. Si vede che è uno strumento più moderno e anche la sua forma oramai è quella delle cornette odierne. Non so se è una ricerca per incontrare il gusto dell'epoca o un punto di arrivo nella lunga messa a punto della ricerca di Conn.

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[Marco Muttinelli]

Per usare un eufemismo WTF!
12A, mio pallino da sempre e mai avuta... dovrà farsi un giro a Verona a trovare lo zio prima o poi... Mi chiedo solo chi sia quel folle che ti lascia a casa di passaggio certe Connine sapide sapide... E' proprio un matto ! Asp... come era il detto? Veneziani gran signori; padovani gran dotori; vicentini magna gati... ah ecco! P.S. così mi hai spoilerato il famoso gioco "indovina la Conn"

[Marco Muttinelli]

la 6a è quasi una tromba, anche per dimensioni, più scura ma non così scura come la Connqueror.

Un caro amico romano de roma ne ha data una definizione meravigliosa: "pare una tromba con la voce di Monica Vitti!"

[Matteo Giannini]

Aggiungo, per completezza, la 18A ora di proprietà di Fabio

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[Marco Muttinelli]

Toc, Toc, Toc.. è permesso? Forum nuovo, strumento nuovo... via bisognava bagnare l'avvenimento

3, 2, 1... e... Sarò un drago nell'alzare la suspance
Va bene dai lo dico:
(però mi raccomando sedetevi prima di guardare e leggere)

ovviamente si tratta di una cornetta del tutto particolare. Siamo nel 1930 e le Victor imperversano in lungo e in largo. Gli altri produttori si sono oramai conformati alla moda delle cornette "americana lunga" ma i direttori d'orchestra e di banda si lamentano perché hanno bisogno di cornette corte e non si trovano... così nasce la 26A DIRECTOR, si proprio lei... la madre delle Director anni '60. Strumento professionalissimo lo possiamo qui ammirare nella rara finitura "Artist" lascio a voi giudicare P.S. pesa un'accidente...

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[kkongiu]

Spettacolo! come suona?