Diario di bordo

Discutiamo qui di tutte le questioni più "tecniche" riguardanti meccanica e principi di funzionamento degli strumenti musicali
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kkongiu
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Diario di bordo

Messaggio da kkongiu »

Ciao a tutti,

È già passato più di un anno da quando ho preso in mano per la prima volta una tromba, e da circa un anno prendo lezioni settimanali. Fortunatamente, riesco a dedicare quasi un'ora ogni giorno allo studio, e anche se i progressi sono lenti, giorno dopo giorno vedo qualche miglioramento.

Devo ammettere che a volte, dopo una lunga giornata di lavoro, è davvero difficile trovare la motivazione per studiare e fare gli esercizi. Ma fortunatamente, riesco quasi sempre ad inserire un'ora nella mia routine quotidiana.

Ci sono giorni in cui semplicemente non riesco a produrre suoni decenti, per non parlare delle note nell'estensione acuta che sembrano rifiutarsi di suonare. Ma ci sono anche giornate magiche in cui tutto sembra più facile.

Il mio insegnante è davvero bravo e mi propone una varietà di esercizi: scale, note lunghe, brani da studiare, esercizi ritmici e così via. Durante la settimana cerco di allenarmi il più possibile, così da potermi concedere il piacere di suonare liberamente nel fine settimana, suonando quello che mi viene in mente.

Voi come organizzate le vostre sessioni di studio? Quanto tempo dedicate al vostro strumento? Come trovate la motivazione per continuare?


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toro
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Re: Diario di bordo

Messaggio da toro »

Intanto ti faccio i complimenti per la tenacia,perché non è facile tornare dopo una giornata di lavoro e studiare scale,solfeggi ,esercizi ecc.ecc. Io purtroppo sono durato poco in quel senso :dopo avere studiato circa un annetto con un maestro,trovai un articolo in rete che consigliava a chi non aveva tempo per studiare la tromba e la suonava solo per diletto e non per professione,di porsi almeno come obiettivo di riuscire nel tempo a suonare i primi 100 pezzi jazz più importanti della storia leggendo da spartito ,e impararne a memoria il tema almeno dei primi 10….e così feci.Se da un certo punto di vista questo è molto più divertente dello studio sistematico,è anche vero che lo studio ti porta a livelli di preparazione che con il semplice suonare pezzi non puoi raggiungere..Direi che è sempre questione di obiettivi che uno si pone:so di essere rimasto una schiappa ,scrocco ancora le mie note più difficili,che sono rimaste sempre le stesse,,ma mi suono tutti i pezzi che amo del genere che più preferisco. Diciamo che mi sono accontentato….consiglio?:tu non accontentarti…. : Wink :
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Marco Muttinelli
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Re: Diario di bordo

Messaggio da Marco Muttinelli »

Da un po', dopo il lungo stop per problemi di schiena, ho ricominciato con una certa regolarità a studiare.
Ma la mia regolarità è: "anche oggi si suona domani" : Lol :
Davvero con i mille impegni mi risulta difficilissimo riuscire a ritagliare quell'ora al giorno che sarebbe il minimo sindacale per questo strumento.
Soprattutto, mancandomi la regolarità sto incontrando una grande difficoltà a ricostruire muscolatura e labbro, MA.... ma mi diverto lo stesso quando riesco a prendere lo strumento in mano e questo è ciò che conta realmente.
Di solito qualche istante di buzing, poi note lunghe fatte in modi diversi (ad esempio partendo dal primo Do ed alzandosi ed abbassandosi di un semitono alla volta, quindi Do-Do#-Si-Re-Sib-Mib-La etc..., o partendo dal Sol centrale e salendo di un semitono alla volta fino al Do e poi ripartendo dal Sol scendendo di un semitono alla volta fino al Do sotto, a volte suonando prima tutte le note di una ottava senza alterazioni poi con tutti i bemolle e poi con tutti i diesis - insomma con le note lunghe ci si può veramente sbizzarrire) e se riesco anche un po' di flessibilità.
Questa più o meno la parte "standard" poi ci aggiungo o scale in tutte le tonalità sia a salire che a scendere, oppure salti di terza o di quarta o altri esercizi tipo il bending (credo si chiami così) partendo da una nota ed abbassandone il tono con il solo ammorbidimento del labbro.
Poi se rimane ancora un po' di tempo e di labbro cerco di ripassare quei pochi pezzi che ricordo a memoria.
Cosa importantissima (e facente comunque parte della routine) la pulizia e cura dello strumento prima di riporlo.
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

selezione ristetta: Buescher The 400 T225 1937; 8B Artist 1965;
15B Director 1970; 60B Super Connstellation 1970;

il mio adorato flicorno... Couesnon Monopole ?

imboccature
Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312 Pechin
Precision/Imp. Precision: 3, 4, 5 e 6 (tp); 3 e 4 (cn)
Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 7 C-N, 9 B-W (tp)
E-Z Tone: Elkhart (tp&cn); Abilene (tp); UMI (tp&cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL (fl); 4 Classic (cn)


molti altri strumenti vintage disponibili
mail: c.g.conn.expert@gmail.com
Fcoltrane
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Re: Diario di bordo

Messaggio da Fcoltrane »

Cerco di suonare in qualsiasi momento . Se sono in macchina e mi sto spostando per lavoro studio con il solo bocchino scala cromatica sperando di superare i miei limiti. Quando posso suonare la tromba a campana libera comincio con le scale cromatiche e faccio un esercizio che ho ascoltato da Doug reneau . Si parte dal sol centrale si sale cromaticamente di una ottava si scende di due si sale di una . Tutto con una unica emissione. Se ci riesco proseguo con il sol diesis. Oggi dopo una giornata di lavoro ho preso la tromba è già avevo difficoltà alla prima ottava . Dopo un oretta va meglio . Quando ho più tempo mi diverto a suonare per cercare di capire come improvvisa il musicista in un particolare brano. Oggi ho scelto Pepe Ragonese su corcovado. Magari apro un post e provo a spiegare quello che ho capito .
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